DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2023 STRUTTURE EXTRA ALBERGHIERE

Approvati i nuovi modelli di dichiarazione e di certificazione dei redditi. Analisi delle modalità di compilazione per il settore extralberghiero. CLB, CU, DAC7 e regolarizzazioni

Con l’approvazione dei nuovi modelli di dichiarazione e certificazione dei redditi, inizia a tutti gli effetti la stagione fiscale 2023, ed è l’occasione per riepilogare le principali regole fiscali sui redditi da locazione breve e su quelli delle strutture extralberghiere.

PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE

Sfatiamo subito un mito, o fake news*: i redditi da locazione, e anche quelli delle strutture ricettive, sono sempre soggetti a tassazione, anche se fossero 10 euro. Il concetto di reddito integrativo, spesso utilizzato, è solo un nome senza implicazioni fiscali. Tra l’altro l’assenza di deduzioni e detrazioni per la cedolare secca fanno sì che anche i bassi redditi sono comunque soggetti alla cedolare al 21%.
Inoltre, i redditi da locazione, oltre a non essere mai esenti, esonerano dalla dichiarazione dei redditi solo fino a 500 euro. Basta aver prodotto anche solo 501 euro di reddito da locazione nel 2022 per essere obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

730 o REDDITI PF?

Il prossimo step è la scelta della dichiarazione. Possono utilizzare il modello 730 solo i contribuenti che hanno un rapporto di lavoro subordinato (dipendenti) o una collaborazione continuativa senza partita Iva con una società, oltre che i pensionati. Queste categorie sono escluse comunque dal modello 730 se hanno una partita Iva attiva o producono altri redditi che non sono dichiarabili col 730.

QUANDO SI PRESENTA? QUANDO SI PAGA?

Il modello 730 si presenta dal mese di aprile al 30 settembre, naturalmente se il rapporto con il datore di lavoro è ancora in corso. Il modello 730 prevede pagamento o rimborso immediato, nel corso della mensilità (da luglio a settembre) in cui viene conguagliato con la retribuzione o la pensione.
Il modello Redditi PF (ex Unico) si presenta da maggio al 30 novembre e le imposte risultanti da questa dichiarazione si pagano il 30 giugno con il modello F24 (saldo e primo acconto) e il 30 novembre (secondo acconto).

ACCONTI: COME RIDURLI

E’ possibile ridurre gli sgraditi acconti, che sommati al saldo, soprattutto nel primo anno di attività o in ogni momento di crescita, riducono il reddito netto effettivo degli host? Innanzitutto, attenzione perché in automatico gli acconti vengono calcolati col metodo storico da tutti i software fiscali.
Per calcolare l’acconto 2023 col metodo previsionale, occorre fare una stima (attendibile) dei propri redditi del 2023, considerando tutti gli incassi dell’anno fino alla data del pagamento del primo acconto (30 giugno).
E’ possibile ridurre l’acconto solo se il 2023 ha minori incassi rispetto al 2022. Stessa verifica va fatta a novembre, per calcolare il secondo acconto considerando 11/12 del reddito annuale.
Inoltre, gli acconti possono essere omessi del tutto o ridotti quando si cambia regime (ad esempio se nel 2022 ho solo redditi da immobili da locazioni turistiche non imprenditoriali e nel 2023 apro una partita Iva in regime forfettario e converto le LT in CaV o altre strutture imprenditoriali, non dovrò pagare acconti 2023 per cedolare secca o per Irpef).
Per entrambe le situazioni degli acconti (stima degli acconti col metodo previsionale e omissione/riduzione acconti per cambio di regime) è suggeribile consultare il proprio commercialista.
Gli host che hanno un property manager, se da un lato hanno dei maggiori costi, dall’altro non sono soggetti ad acconti, se il loro reddito da locazioni è stato interamente considerato e tassato alla fonte dal proprio property manager con la cedolare secca.
Gli host con property manager restano obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi

LA METAMORFOSI DEI REDDITI DA LOCAZIONE BREVE

La locazione turistica è l’unica forma di alloggio autorizzata ad utilizzare la cedolare secca al 21%.
Ma la tassazione dei redditi degli alloggi ad uso turistico dipende dal titolo di possesso:

  • se si è proprietari e gestori di una LT, si producono redditi da immobili, che possono essere tassati con cedolare secca oppure con Irpef (senza deduzione dei costi);
  • se si è conduttori/comodatari/usufruttuari di una LT, si producono redditi diversi (da sublocazione), che possono essere tassati con cedolare secca oppure con Irpef (con deduzione dei costi inerenti*);
  • per i proprietari non gestori della LT non è ammessa la tassazione al 10%, anche se si è simulato un contratto a canone concordato ad uso abitativo (3+2, transitorio) proprio con il sublocatore titolare della LT (violando la Legge 431/1998 e l’accordo territoriale vigente);
  • se si è proprietari di una LT locata con un contratto registrato ad un diverso titolare, si producono sempre redditi da locazione, ma a rigore tassabili solo con Irpef e senza la possibilità della cedolare secca al 21%, perché l’utilizzo che ne fa il sublocatore non è abitativo. Una regola molto chiara, valida fin dal 2011 (v. estratto del D.Lgs. 23/2011 di seguito).

STRUTTURE EXTRALBERGHIERE NON IMPRENDITORIALI
Le strutture ricettive extralberghiere non imprenditoriali (tipicamente CaV e B&B), producono redditi diversi e in particolare “redditi da attività commerciali non esercitate abitualmente”, a cui la cedolare secca non è applicabile.
La tassazione delle strutture extralberghiere non imprenditoriali è esclusivamente con Irpef con deduzione dei costi inerenti*.

COSTI INERENTI

* I principali costi inerenti che possono dedurre dall’imponibile Irpef i titolari di LT in sublocazione, comodato e usufrutto, e i titolari di strutture extralberghiere non imprenditoriali sono:

  • utenze domestiche (se intestate);
  • condominio;
  • canone di locazione;
  • biancheria e pulizia;
  • commissioni del portale OTA;
  • commissioni del property manager;
  • costo delle transazioni finanziarie;
  • mobilio per l’attività turistica.

(N.B.: questi costi possono essere dedotti solo dall’imponibile Irpef e mai dalla cedolare secca)

RAVVEDIMENTI: NUOVE REGOLE

Con la nuova direttiva UE DAC7 è praticamente impossibile per gli host presenti sui portali, anche piccoli, evadere le tasse, e sono infatti in corso un grande numero di regolarizzazioni fiscali.
Nel 2023 i ravvedimenti sono meno costosi (le sanzioni possono essere regolarizzate pagando 1/18 della sanzione minima ma solo se il pagamento dell’intera somma o della prima rata viene effettuato entro il 31/3/2023).
Inoltre con la risoluzione 12/E del 1/3/2023 dell’Agenzia delle Entrate sono stati introdotti nuovi codici tributo F24 per sanzioni e interessi da ravvedimento, che vanno utilizzati dal 2/5/2023.
In entrambi i casi: calcolo del ravvedimento e compilazione degli F24, come pure per la presentazione di dichiarazioni dei redditi integrative o tardive, si raccomanda di consultare il proprio commercialista di fiducia.

E INFINE….LA CLB!

La CLB (comunicazione locazioni brevi) è un adempimento fiscale degli intermediari (property manager, agenti immobiliari, siti, portali) introdotto già dall’anno d’imposta 2017, alternativo alla certificazione CU. La CLB va presentata entro il 30 giugno dall’intermediario quando non gestisce i pagamenti e contiene in sostanza le stesse informazioni della certificazione CU. Molti intermediari che decidono di non gestire pagamenti per semplificare, dimenticano questo adempimento, rischiando così sanzioni e accertamenti su di sé e sui proprietari gestiti.

Ringraziamo Sergio Lombardi è Presidente dell’Osservatorio sul Turismo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma, autore di Extra Book e docente di Extra Academy

Come dichiarare i redditi delle locazioni turistiche e delle strutture extralberghiere (edizione 2023) – Extralberghiero.it

L’ASSOCIAZIONE CAMBIA NOME, DIVENTA LOCATUR VENETO

Il servizio di Telenuovo sul cambio di nome della nostra associazione

 

https://tgverona.telenuovo.it/economia/2023/03/01/nasce-lassociazione-locatori-tursitici-veneto-edoardo-nestori-presidente

Open Day ai Locatori Turistici di Verona & Provincia

Open Day 28 Febbraio
Ore 18:00 – All’interno di Porta Palio Verona

Per combattere la demonizzazione della nostra categoria ultimamente attaccata dai media locali, dai Comuni della Città e del Lago e per ultimo sotto forte spinta degli Albergatori e di Federalberghi il 28 Febbraio in occasione dell’Assemblea Annuale degli associati abbiamo deciso di aprire le porte a tutti i Locatori di Verona e Provincia.

Avrete quindi la possibilità di conoscere la realtà di Locatur, se volete iscrivervi e fare parte di una squadra che combatte quotidianamente contro questi attacchi non dovuti.
Le Locazioni Turistiche oltre ad essere già normate dal Codice Civile sono anche una risorsa fondamentale per ogni Città o Località Turistica dal Lago di Garda alla pedemontana Veronese.

E’ grazie a noi che il 2019 è stato un anno di record per il Turismo che sicuramente si ripeterà o aumenterà per il 2023. Dobbiamo quindi essere compatti e uniti per rispondere ai continui attacchi che riceviamo e far valore il nostro potenziale, la nostra presenza sul mercato e le nostre reali possibilità di cambiare l’aspetto del turismo in Veneto.

Vieni a trovarci!!

Ecco i dettagli:
Location: Porta Palio Verona – All’interno della Porta – Ampio parcheggio gratuito disponibile.
Ora: 18:00/18:30
Programma:
18:45 Passato e Presente delle Locazioni Turistiche
Presentazione dei lavori fatti, dei progetti futuri e dell’incontro avvenuto con l’Assessora al Turismo del Comune di Verona Marta Ugolini
19:10 Decreto Pellicano – Salva Venezia
Possibili scenari a Verona e in Veneto
19:40 Fiscalità
Fiscalità delle Locazioni Turistiche
A cura del Dott. Pietro Verde

Durante la serata ci sarà un’apposita area dove informarsi sull’Associazione e dove chiacchierare con il Direttivo e magari iscriversi.

La serata si conclude verso le 20:30 con un’apericena offerto dall’Associazione stessa.

Maggiori informazioni: segreteria@locatur.org
Telefono: +39 351 748 0548

AFFITTI BREVI E REGOLE, CABINA DI REGIA

Altro articolo del quotidiano locale, ormai la cadenza è quotidiana, quasi una serie lunghissima tipo “Il trono di Spade”, evidentemente è il problema più importante che ci sia in questo momento, non c’è guerra, inflazione, recessione o altro che tenga, i cittadini non dormono più la notte pensando alle locazioni turistiche, sono preoccupatissimi.

Quando si vogliono perseguire gli interessi di pochi a danno di molti questo è il metodo, un bombardamento costante, ripetendo tutti i giorni le stesse identiche cose, perlopiù false, ormai ci siamo abituati, e finchè non hanno ottenuto quello che vogliono non smettono.

ALLEGATO: ARENA19febbraio2023

Evasione imposta di soggiorno: il Presidente risponde

L’Arena 19022023

Articolo del quotidiano locale sull’evasione dell’imposta di soggiorno.

Come sempre Federalberghi punta il dito sulle locazioni turistiche, dimenticando che ci sono molti più controlli su queste che sulle loro strutture, e purtroppo la piaga del nero è presente ovunque, la nostra Associazione è contraria a chi non opera correttamente, e ritiene che sia un danno per tutto il settore, più per le locazioni turistiche che per le altre strutture ricettive.

Intervista a L’Arena del 18/02/2023

Il presidente Nestori replica alle accuse che da giorni vengono rivolte ai locatori turistici di Verona e che ormai sono diventate una battaglia da parte del quotidiano locale con l’obbiettivo di limitare le stesse. Un attacco alla libera concorrenza e al diritto del cittadino di disporre dei propri beni.

ALLEGATO: l’Arena18Febbraio2023.pdf

CONTINUA LA BATTAGLIA SUGLI AFFITTI TURISTICI

Anche oggi ennesimo articolo sul quotidiano locale contro le locazioni turistiche, dove l’intervista al nostro presidente. oltre che riduttiva, è stata preceduta dai risultati di uno studio di un docente della Sapienza di Roma.

Si parla di overtourism, paragonando erroneamente città metropoli come Parigi o Amsterdam ad una piccola città di provincia come Verona, famosa ma non certo al livello di alcune città d’arte.

Si continua a dare la colpa dello svuotamento dei centri storici agli affitti turistici, quando le cause sono altre (in primis il prezzo dei canoni elevato, caratteristica di qualsiasi centro storico, anche non turistico), al via vai dei turisti, come se negli uffici di professionisti, gli unici che si possono permettere gli affitti delle zone ZTL, non ci fosse un via vai di persone anche più intenso.

Gli albergatori chiedono pari condizioni, ma già non siamo in condizioni di parità: le locazioni non sono strutture ricettive, lo sono solo per le tasse, ma poi non hanno nessuna agevolazione, non possono offrire servizi, sono realtà totalmente diverse dagli hotel e vanno incontro ad esigenze diverse. Il proliferare di strutture di questo tipo è dovuto alla forte richiesta del mercato, altrimenti chiuderebbero, come hanno fatto in tanti durante la pandemia, per molti è una fonte aggiuntiva di reddito e chi lo fa in maniera più professionale segue tutti gli obblighi che prevede la legge per chi è imprenditore.

Le regole ci sono, ogni anno ci sono nuovi adempimenti burocratici, chi afferma il contrario o mente o è totalmente disinformato.

Siamo stufi di questa continua campagna mediatica basata su falsità, creata ad hoc per agevolare chi vorrebbe il monopolio in questo settore, danneggiando il consumatore finale, il turista che porta ricchezza a tutta la città e che tutti dovremmo curare con spirito di collaborazione, promuovendo la città, non il luogo dove alloggiare.

AFFITTI TURISTICI, È SCONTRO SULLE REGOLE

INTERVISTA DI VERONA SETTE AL PRESIDENTE NESTORI

In allegato la pagina del settimanale Verona Sette del 14 febbraio 2023 sul tema delle locazioni turistiche e l’attacco che stanno subendo.

ALEGATO: VERONA SETTE

Property Manager: come scegliere il corretto codice Ateco

Suggerimenti per inquadrare nel modo migliore l’attività del Property Manager, evitando errori e ottimizzando tasse e contributi quando si apre una partita IVA

Nonostante esista già da alcuni anni, l’attività dei property manager non è stata ancora riconosciuta nella classificazione statistica ufficiale delle attività economiche.
Il property manager può sicuramente operare come intermediario fra proprietari e ospiti per le attività di locazione breve, anche senza essere un agente immobiliare, come è stato riconosciuto dalla disciplina fiscale(*), ma nella pratica, i primi problemi nascono già al momento di avviare l’attività di property management scegliendo il codice Ateco.
Nella classificazione delle attività economiche Ateco, non esiste infatti uno specifico codice di attività per il property manager.

APERTURA PARTITA IVA: QUALE CODICE ATECO POSSONO SCEGLIERE I PROPERTY MANAGER?

L’assenza di un codice di attività univoco fa sì che ogni property manager, nel momento in cui apre una partita iva, scelga secondo criteri soggettivi, o secondo le modalità in cui l’attività viene svolta, il proprio codice Ateco. Sulla scelta del corretto codice Ateco, circolano poi consigli pericolosi da parte di esperti improvvisati, che hanno delle conseguenze spesso pesanti. Analizziamo in dettaglio le modalità di gestione imprenditoriale degli immobili di terzi, facendo una prima distinzione fra rent to rent e mandato.

RENT TO RENT

Le società e ditte che agiscono in rent to rent (sinonimo di sublocazione e “vuoto per pieno”) prendono in locazione l’immobile e avviano come titolari l’attività a proprio nome, aprendo una struttura ricettiva extralberghiera o una locazione turistica imprenditoriale (nelle regioni dove è ammessa).
Nel rent to rent è ricompresa anche l’attività svolta con un titolo di possesso diverso dalla locazione, come ad esempio il comodato (anche se è improprio e spesso contestato per le attività imprenditoriali) o l’usufrutto.
Nel caso di strutture extralberghiere imprenditoriali (case vacanze, affittacamere, bed & breakfast, foresterie lombarde, locande, domo e simili), il codice attività è 55.20.51.
Per la locazione turistica imprenditoriale, il codice attività è 68.20.01 o 68.32.00.
La locazione turistica imprenditoriale è una attività di mera locazione di immobili, senza altri servizi accessori, oltre a quelli strettamente necessari all’attività: pulizia iniziale, fornitura iniziale di biancheria, utenze domestiche, riscaldamento, aria condizionata, wi-fi. La locazione turistica imprenditoriale si distingue dalle attività delle strutture extralberghiere imprenditoriali, anche perché opera in esenzione Iva, sempre a condizione che resti priva di servizi accessori.

MANDATO

Quando invece gli immobili sono gestiti da un soggetto (property manager) diverso dal titolare attraverso un mandato, non c’è un codice Ateco univoco.
Verificando la descrizione di alcuni possibili codici attività per il property management, non è semplice individuare quello più corretto.
Ecco le nostre valutazioni:

I CODICI ATECO PIU’ COMUNI PER I PROPERTY MANAGER

  • 55.20.51    Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence;
  • 63.12.00    Portali web;
  • 68.32.00    Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi;
  • 68.20.01    Locazione immobiliare di beni propri o in leasing (affitto);
  • 79.90.19    Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio non codificate altrove.

Di questi codici, utilizzati dai maggiori property manager italiani, non tutti fanno parte del settore turistico: nella tabella che segue, sono evidenziati il settore, il coefficiente di redditività e la gestione Inps a cui appartengono

Premesso che nessuno dei codici esaminati è quello specifico, il codice Ateco 55.20.51 risulta il più conveniente per l’attività del property manager per 3 motivi:

  • ha un coefficiente di redditività del 40% (l’imponibile è solo il 40% del reddito lordo), il che vuol dire il 2% di tassazione effettiva (5% x 40%) per i primi 5 anni di attività con regime forfettario, rimanendo comunque al 6% di tassazione effettiva (15% x 40%) anche dopo i primi 5 anni o per le attività già esistenti;
  • rientra nel settore turistico e quindi può accedere ad agevolazioni, contributi a fondo perduto, bandi e sostegni, come il recentissimo Superbonus PNRR per il Turismo;
  • ha una gestione previdenziale speciale (**) non soggetta al pagamento dei contributi INPS sul minimale contributivo. I contributi sono dovuti in modo proporzionale all’effettivo reddito ed è ammessa la riduzione contributiva del 35%, di cui gli iscritti alla gestione separata Inps non possono fruire. Il peso contributivo effettivo è del 6,24% (24% x 40% x 65%) (nuove attività con regime forfettario e riduzione contributiva).

L’unico requisito per avviare l’attività con il codice 55.20.51 è quello di essere titolare anche di una struttura extralberghiera imprenditoriale, gestita direttamente con SCIA.

I CODICI ATECO DA EVITARE SE SEI UN PROPERTY MANAGER

Per diversi motivi, sono da evitare assolutamente i codici che seguono:

  • 74.90.99    Altre attività professionali
  • 81.10.00    Servizi integrati di gestione agli edifici;
  • 73.11.01    Ideazione di campagne pubblicitarie;
  • 73.11.02    Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.

Se il codice 74.90.99 è troppo generico (si riferisce al lavoro d’ufficio svolto dai lavoratori autonomi senza cassa) e l’81.10.00 inappropriato (reception, portierato, impianti di riscaldamento), il 73.11.01 e il 73.11.02 sono completamente fittizi (riguardano le agenzie pubblicitarie) e possono portare solo danni alle attività del property manager.
Questi ultimi codici possono essere tranquillamente evitati, perché dal 1/6/2017, con l’introduzione della cedolare secca e l’obbligo di ritenuta per gli intermediari è stato risolto anche il problema del mandato con rappresentanza e dell’incasso dei pagamenti per conto dei titolari delle attività di locazione breve: obbligati alla ritenuta sui redditi da locazione breve pagati ai proprietari sono “non solo coloro che esercitano la professione di mediatore … ma più genericamente tutti coloro attraverso i quali vengono stipulati contratti di locazione breve come, ad esempio, coloro che … offrono strumenti tecnici e informatici per facilitare l’incontro della domanda e offerta di locazioni brevi e, pertanto, intervengono nella conclusione del contratto tra locatore e conduttore.“ (Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 24 del 12/10/2017)

LE CONSEGUENZE

Fra le conseguenze della scelta errata del codice Ateco, oltre all’esclusione dalle agevolazioni riservate al turismo, c’è anche la contestazione dei costi non inerenti e la non congruità per gli studi di settore (ISA): se sei un pubblicitario o una agenzia di prenotazione di esperienze, come sono possibili costi così elevati per le pulizie, i software gestionali e le commissioni dei portali OTA?

NOTE
(*) DL 50/2017 e Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 24 del 12/10/2017

(**) il codice Ateco 55.20.51 ha una gestione previdenziale speciale non soggetta al pagamento dei contributi INPS sul minimale contributivo. I contributi sono dovuti in modo proporzionale all’effettivo reddito;

Ringraziamo Sergio Lombardi, Dottore Commercialista, docente di Extra Academy e coautore di Extra Book https://www.extralberghiero.it/property-manager-come-scegliere-il-corretto-codice-ateco/3886/