Cercasi locazioni per medici vicino agli ospedali

L’associazione mette a disposizione 100 posti letto

 

https://www.incassetta.it/2020/03/17/cercasi-locazioni-per-medici-vicino-agli-ospedali/

L‘Associazione Locatori Turistici di Verona mette a disposizione 30 strutture e oltre 100 posti letto destinati alle aziende ospedaliere di Verona e agli operatori sanitari per coadiuvare le strutture sanitarie attualmente in emergenza. I medici e gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza COVID19 potranno risiedere nelle vicinanze degli ospedali in modo da agevolare le loro attività in loco. Per dare la propria adesione come B&B, appartamento, agriturismo o in generale come struttura a locazione turistica basta mandare una mail a amergenzacovid@locatur.org

Ospitiamo gratis medici ed infermieri

Iniziativa solidale dell’associazione

 

VERONA Trecento posti letto gratuiti a disposizione di medici e infermieri in arrivo a Verona per aiutare la sanità locale nell’emergenza-coronavirus. È l’iniziativa partita da direttivo e base dell’Associazione locatori turistici della città. Dopo aver contattato l’Azienda ospedaliera e l’Ulss 9, l’associazione ha iniziato ieri a ospitare in alcune strutture dei soci le prime persone: «Un paio di infermieri da Sicilia e Calabria e un medico», dice il presidente dei locatori, Edoardo Nestori. Il numero dedicato è 389/4245677, la mail invece emergenzacovid©locatur.org.

dal Corriere di Verona del 17/03/2020

I locatori ospitano medici ed infermieri

Messi in ginocchio dall’emer­genza coronavirus, che ha svuotato i loro alloggi dai clienti visitatori, i locatori tu­ristici veronesi trovano la ri­scossa in un atto di solidarie­tà: metteranno i loro apparta­menti a disposizione gratuita di medici e infermieri che giungeranno a Verona in aiu­to degli ospedali scaligeri.

L’Associazione Locatori tu­ristici di Verona, infatti. presieduta da Edoardo Ncstori, offre 50 alloggi, per un totale di 300 posti letto che potreb­bero aumentare perchè  il tam tam corre sulla chat dei locatori che vogliono aderire. Nestori ha già contattato l’Ulss 9 Scaligera – che coordi­na gli ospedali pubblici in provincia, a San Bonifacio, Villafranca e Legnago – e l’A­zienda ospedaliera di Verona con le strutture di Borgo Trento e Borgo Roma. «Ab­biamo illustrato la proposta alle direzioni di Ulss e Aoui e abbiamo ricevuto una rispo­sta favorevole». E c’è chi si è già sistemato: «Finora ospitiamo due infermieri e un me­dico. Ci sono arrivate anche richieste per San Bonifacio e Bussolengo per una dottoressa e alcuni medici che lavoreranno là. Abbiamo avuto contatti con personale che arriverà dalla Calabria e dalla Sicilia. Ospiteremo chiun­que stia venendo a Verona per l’emergenza medica».

I locatori hanno messo a di­sposizione i loro alloggi dedi­cati all’affitto turistico in cen­tro, da via Valverde a Borgo Trento, ma anche nelle peri­ferie. in Borgo Roma e un po’ in tutta la città. Offriremo l’o­spitalità gratuitamente e metteremo a disposizione gli al­loggi anche in caso occorressero spazi per la quarantena. Il tutto dopo aver archiviato una batosta economica non da poco: «Una situazione molto difficile e imprevista. Le prenotazioni dei turisti per Vinitaly e per le vacanze di Pasqua sono state tutte di­sdette, come quelle delle ulti­me settimane. Inoltre abbia­mo dovuto rimborsare anche le prenotazioni che non lo prevedevano essendo una causa emergenziale., spiega Nestori .Tuttavia gli associa­ti hanno aderito con entusia­smo alto e direi proprio in controtendenza con la dispe­razione per il nostro lavoro che ha visto gli incassi azzera­ti e con le politiche di rimbor­so ora da applicare. Ma vogliamo essere disponibili nei confronti di chi viene qui per darci una mano».

L’associa­zione ha aperto una casella mali per i locatori turistici che vogliono aderire all’inizia­tiva: emergenzacovid@loca­tur.org , mentre c’è un numero dedi­cato per le richieste di chi ha bisogno di un alloggio: 324 5492313. Alle telefonate ri­sponde una persona che smi­sta le domande in città o vici­no agli ospedali nei quali me­dici e infermieri dovranno la­vorare.

Iniziative simili sono state prese in altre province setten­trionali da Milano a lVcenza anche da parte di albergatori o proprietari di pensioni, B&B e alloggi in affitto turisti­co.

da L’Arena del 17/03/2020

Emergenza covid 19 – 100 posti per gli ospedali da parte delle locazioni turistiche

https://www.tgverona.it/pages877495/attualita/locatori_turistici_100_letti_per_gli_ospedali.html

L’Associazione Locatori Turistici di Verona ha messo a disposizione gratuitamente circa 30 strutture per oltre 100 posti letto destinati da Ulss 9, Comune e Azienda Ospedaliera di Verona agli operatori sanitari: medici e personale infiermeristico che stanno arrivando in forza a Verona in questo periodo di grande emergenza.

“Attendiamo ulteriori adesioni da parte di strutture che non siamo ancora riusciti a raggiungere con questa iniziativa creata da poche ore per dare il nostro contributo – scrive l’associazione – Il riscontro è stato immediato e stiamo già provvedendo a dare ospitalità ai nuovi medici dell’ULSS 9 e delle strutture sanitarie veronesi. Le Locazioni Turistiche interessate a partecipare posso contattarci alla mail: emergenzacovid@locatur.org

Emergenza covid 19

Un aiuto per medici e infermieri da parte dell’associazione

https://www.veronanews.net/nella-gara-solidale-per-vincere-il-virus-spuntano-cento-posti-letto-inaspettati

Trenta strutture per oltre cento posti. L’associazione locatori turistici apre i “cordoni della solidarietà” aiutando il comparto sanitario veronese con ciò che ad oggi manca di più agli ospedali: i posti letto.

Ma Mariangela Bonfanti, vicepresidente dell’associazione, vuole di più e attende fiduciosa nuove adesioni “da parte di coloro che non siamo ancora riusciti a raggiungere”.

Un aiuto importante per la comunità scaligera che stretta simbolicamente nei camici del personale medico ed infermieristico, combatte ogni giorno il coronavirus, diventato l’agonia principale di ogni italiano.

“Fa piacere – conclude Bonfanti – che il riscontro sia stato immediato e promettente, per questo stiamo già provvedendo a dare ospitalità ai professionisti dell’ULSS 9 e delle strutture sanitarie veronesi”

Le locazioni turistiche interessate a dare una mano possono contattare l’associazione alla mail: emergenzacovid@locatur.org”.

Appello LT per riduzione affitto

L’associazione chiede uno sconto per il canone di locazione

 

Che scattasse l’appello era solo questione di tempo. «Serve un aiuto per gli affitti». Orfana del turismo, l’economia del centro storico, specie dopo le nuove misure anti-coronavirus, è definitivamente in standby. Cali di fatturato tra I’80 e il 100 per cento in negozi, ristoranti, bar, alberghi. Previsioni mpossibili, ma ben poco rosee, da qui all’estate. E chiusure temporanee, almeno fino a ieri, come Iniziativa ormai quasi collettiva, per far fronte all’abisso tra costi fissi e ricavi e aiutare il contenimento dell’epidemia. Di fronte a esercenti che, prima del blocco raccontavano di «giornate da 20 euro in cassa» o gestori con la media coperti quotidiana crollata «da duecento a trenta», ecco che il tema dei canoni di locazione si riaffaccia prepotente. «L’equazione “coronavirus” uguale “calamità naturale” è chiara e lo status quo è quanto mai drammatico», premettevano ieri dalla Corporazione Esercenti del Centro Storico, oltre 500 negozi rappresentati: «Serve allora lungimiranza da parte dei proprietari degli immobili e un nuovo atteggiamento verso la situazione reale del commercio. Perché un negozio chiuso è un danno anche per la città. L’appello parte dalla proposta di un’azione minima: sospendere gli affitti per tre mesi, per i successivi tre mesi ridurli del 50 per cento e superati quel 6 mesi redistribuire la quota non pagata nell’arco di due anni. Se chi prende l’affitto vive di quello, e lo dimostra, le banche potrebbero anticipare i soldi previa garanzia». Quello dei canoni è un tema di ritorno. Perché già un paio d’anni fa, nel tumover
di negozi, dl aperture/chiusure sempre più numerose e repentine, con molte botteghe storiche In crisi, gli addetti al lavori parlavano di «Ztl dell’economia». In pratica, chi poteva permettersi certi canoni— soprattutto i grandi marchi o brand in tranchising e chi no, e allora dal centro sto-rico ci usciva o rinunciava a entrarci. Consulente del settore immobili per l’impresa di Tecnocasa, Gianluigi Visuri spiega oggi che i canoni dell’epoca sono rimasti più o meno invariati: «In Corso Portoni Borsari, a seconda di posizione e altezza nella via, si passa da 420 a 720 euro al metro quadro annuo, in Piazza Erbe da 480 fino a 1200 euro, in via Cappello si arriva anche a 960 euro, via Mazzini fa storia a sè e si toccano punte di 1500 euro sempre al metro quadro annuo». In tempi in cui il coronavirus chiude la valvola primaria del turismo e le misure di contenimento, oltre a tenere in casa i veronesi, portare alla serrata di bar e ristoranti , Visuri sottolinea che «iniziano proprio ad arrivare richieste d’Incontro con i proprietari degli immobili per chiedere riduzioni temporanee dei canoni», il tutto mentre, In generale, si registrano anche inizi d’attività programmati originariamente per aprile e rimandati a giugno. Un sos sugli affitti, del resto, lo ha lanciato anche l’associazione dei locatori turistici, portavoce di un universo che a Verona conta circa 2.400 strutture: «Da qui a giugno abbiamo prenotazioni quasi azzerate —parola del presidente, Edoardo Nestori—  Ai titolari degli Immobili di chi svolge l’attività dl locatore chiediamo dl venire incontro, scontando gli affitti dei prossimi 3-4 mesi oppure, se non si può toccare il contratto, dando ai locatori parte della caparra iniziale». L’appello tocca i proprietari degli immobili, sì. Ma secondo l’effetto-catena che sta sperimentando tutto il lavoro del centro storico, vedi le cooperative di pulizie collegate agli alberghi, va a toccare anche le banche. Quelle banche cui gli esercenti chiedono «l’apertura immediata a “prestiti di tamponamento” per far fronte al prossimi 6/12 mesi di canoni di locazione qualora non si riesca a ottenerne il congelamento o la sospensione temporanea».

dal Corriere di Verona del 12/03/2020

Il bollino che certifica la regolarità

Nuova iniziativa dell’associazione per il rispetto delle norme

 

C’è l’iniziativa. L’Associazione locatori turistici veronese, che rappresenta proprietari e geston di strutture per l’ospitalità, si doterà di un logo adesivo, con «QR code» identificativo che attesti la registrazione all’anagrafe regionale. C’è anche la proposta con rilancio: Imu (Imposta municipale propria) azzerata per gli affitti a canone agevolato a chi abbia meno di 35 anni, «per limitare l’effetto Airbnb con politiche attive e non coi divieti», spiega Tommaso Ferrari, per il movimento civico Traguardi. Una sorta di riequilibrio del mercato delle locazioni. «Metodo per indurre una competizione “sana” in un sistema cui gli affitti sono schizzati a livelli improponibili, soprattutto per i giovani». L’aliquota risulta già agevolata ma azzerarla «aprirebbe una nuova prospettiva». «La nostra idea è semplice: se il Comune azzera l’Imu per gli appartamenti dati in affitto a canone agevolato con contratti pluriennali, a giovani under 35, il risparmio può rendere vantaggioso scegliere questa formula di affitto rispetto all’apertura dell’ennesima locazione turistica», spiega Massimo Babbi, ex revisore dei conti del Comune e tesoriere di Traguardi. «A tutto vantaggio». aggiunge, «dei giovani veronesi, che ora per uscire di casa sí devono confrontare con un mercato degli affitti altissimo». Considerazione valida sia per il centro («L’obiettivo è evitare l’effetto Venezia’», chiosa Ferrari) che per i quartieri limitrofi. «Rinunciando a una piccola parte del suo gettito, il Comune otterrebbe due vantaggi: rispondere ai bisogni dei cittadini e attuare finalmente una seria politica contro lo spopolamento di alcuni rioni». Quanto alle risorse per compensare il minore introito, spiegano gli esponenti di Traguardi, «esse potrebbero essere ricavate da una potenziata azione di recupero dell’evasione di Imu e Tasi, oltre che dalle sanzioni per scorretto smaltimento dei rifiuti e violazioni del Codice della Strada». Sull’altro fronte, quello dell’Associazione locatori turistici, il presidente Edoardo Nestori sottolinea: «Noi contrastiamo l’abusivismo fornendo a tutti i nostri associati tutte le informazioni che necessitano per svolgere la locazione turistica nel pieno del rispetto delle norme. Perciò abbiamo predisposto per i nostri associati questo adesivo QR, una certificazione a tutela dei turisti a certificare come l’immobile sia regolarmente registrato». In arrivo infatti un «censimento» delle locazioni turistiche veronesi, che sarà condotto da Confcommercio e Comune. « Iniziativa che sarà un segnale positivo per l’amministrazionc e la Polizia locale, a conferma del nostro sostegno nella lotta contro l’abusivismo che danneggia soprattutto strutture. come le nostre (2.500 operatori, ndr) che operano secondo le leggi» osserva Nestori, auspicando il coinvolgimento al protocollo d’intesa tra Confcommercio e Comune, «per verificare ” a quattro mani ‘ la situazione delle locazioni turistiche e di tutte le attività alberghiere ed l’extra”». Sull’altro fronte «ma non in contrapposizione», la proposta di Traguardi. «In una città con affitti sempre più alti e un centro storico che rischia lo spopolamento, serve sostenere la residenzialità», spiega Ferrari: «Aiutando una fascia di persone dimenticata e mettendo d’accordo gli interessi di chi cerca casa con quelli dei proprietari». «La proposta cardine di Traguardi per il 2020 resta il “bilancio partecipativo”: 500 mila euro l’anno per progetti proposti e votati dai cittadini», aggiunge il segretario Giacomo Cona. «Abbiamo raccolto idee, trasformandole in proposte: dalle politiche sociali, con aiuti alle famiglie in difficoltà e interventi nelle zone più esposte al degrado, alla lotta al gioco d’azzardo». Si comincia dalla casa. Scommessa al rialzo con una tassa da azzerare.

da L’Arena del 26/02/2020

Censimento LT – Protesta contro l’accordo tra Comune e Confcommercio

Siamo passati dalla depressione per il Coronavirus, con le prenotazioni di marzo e aprile interamente cancellate, a quella per un censimento assurdo e di una gravità totale sul piano formale, visto che parliamo dl dati conservati da un’autorità pubblica e passati a un ente privato, con rischio di violazione della privacy». Giusto il tempo di leggere i giornali, ieri mattina, e tra i locatori turistici veronesi iniziava un furente passaparola sull’iniziativa del Comune. Parliamo dell’accordo con Confcommercio per «mappare» le locazioni turistiche tramite una sorta di censimento e, sulla carta, «combattere ogni forma di abusivismo», esaminando le informazioni presenti sui principali portali intemet su cui le strutture si pubblicizzano, ossia Booking e Airbnb, il tutto con la polizia locale già resasi disponibile a fornire a Confcommercio i dati in proprio possesso «nel pieno rispetto della normativa sulla privacy». Ma I locatori non ci stanno. Il presidente, Edoardo Nestori: «Abbiamo saputo dell’accordo soltanto tramite i giornali. E questo nonostante nelle settimane precedenti avessimo incontrato la polizia locale, oltre agli assessori ai tributi e sicurezza offrendo la totale disponibilità a collaborare nella lotta contro l’abusivismo, che affligge in primis le locazioni turistiche regolari. Che nessuno ci abbia informati dell’accordo lo trovo grave —dice Nestori — ma ancor più grave è che i nostri dati vengano forniti da un’autorità pubblica a un ente privato, Confcommercio, che peraltro si è sempre schierato contro i locatori turistici». «Nessuna attività di controllo è stata demandata all’associazione Confcommercio perché non è organo dl vigilanza», spiega il comandante della polizia locale Luigi Altamura – Se avessero letto il testo, cosa che non hanno fatto, o avessero avuto la pazienza di chiedere informazioni alla fonte, avrebbero forse capito che è una attività di mera segnalazione fatta dai siti Internet che sono pubblici. Il protocollo stabilisce il pieno rispetto della privacy e del Gdpr. Infatti, da parte di Confcommercio, che non è una realtà privata ma un rappresentante di categoria, non ci sarà alcun accesso a banche dati comunali ma solo segnalazioni su analisi di dati pubblici. Sarebbe invece interessante chiedere all’associazione, dopo gli incontri in Comune, quante segnalazioni hanno fatto alla Polizia Locale, visto che era stata una mia precisa richiesta».

dal Corriere di Verona del 30/01/2020

Censimento LT

Protesta contro l’accordo tra Comune e Confcommercio

 

E’ braccio di ferro tra i Locatari turistici e il Comune sull’indagine finalizzata ad aumentare i controlli per conoscere nel dettaglio il numero delle strutture alberghiere ed extralberghiere e le locazioni turistiche. L’Associazione Locatori Turistici Verona contesta l’accordo di collaborazione stipulato tra Comune e Confcommercio Verona (L’Arena di ieri) finalizzato. appunto, a una mappatura. In particolare delle migliaia di quelle extralberghiere. Edoardo Nestori, il presidente dell’Associazione Locatari Turistici, neocostituitasi, contesta di non essere stata coinvolta nell’operazione. «Rappresentiamo la grandissima parte di tutti i locatori turistici di Verona, circa 2.800 strutture. ma abbiamo appreso solo a mezzo stampa che l’Amministrazione comunale ha stretto un accordo con la Confcommercio. delegandole il controllo delle attivita di locazione turistica esistenti a Verona», dichiara. «Nonostante nelle settimane precedenti il direttivo della nostra associazione avesse tenuto degli incontri con il comandante della Polizia locale Altamura, con l’assessore ai tributi Toffali e con l’assessore alla sicurezza Polato», sottolinea Nestori.«spiegando Ioro la nostra completa e totale disponibilità alla collaborazione e alla lotta all’abusivismo che affligge in primis le locazioni turistiche regolari nessuno dell’attuale amministrazione e tantomeno di Confcommercio ci ha reso partecipi di tale iniziativa. Questo lo trovo personalmente molto grave sia nella forma che nella sostanza». Nestori ritiene però «ancora più grave che un’autorità pubblica affidi a un’associazione privata quale è Confcommercio il censimento. Ancor più considerando che l’attività richiesta prevede accesso a informazioni che l’ente pubblico detiene in modo riservato sotto tutela della privacy. Chiederemo perciò che il Comune. nell’interesse del diritto alla privacy, spieghi quali informazioni intende condividere.. Il Comune affida la replica al comandante della Polizia locale Luigi Altamura. «Nessuna attività di controllo è stata demandata a Confcommercio, perché non è organo di vigilanza. Se avessero letto il testo, cosa che non hanno fatto, o avessero avuto la pazienza di chiedere informazioni alla fonte»,dice, “avrebbero forse capito che è un’attività di mera segnalazione fatta dai siti internet, che sono pubblici. Il protocollo stabilisce il pieno rispetto della privacy e del Gdpr». Infatti, sottolinea Altamura, da parte di Confrommercio, che non è una realtà privata ma un rappresentante di categoria, non ci sarà alcun accesso a banche dati comunali ma solo segnalazioni su analisi di dati pubblici. Sarebbe invece interessante chiedere all’associazione, dopo gli incontri in Comune». puntualizza, «quante segnalazioni hanno fatto alla Polizia locale, visto che era stata una mia precisa richiesta. La nostra attività di controllo continua con la Polizia amministrativa su strutture abusive, su locazioni prive di codice identificativo e su strutture che offrono servizi come babysitter o vendita di prodotti locali.

da L’Arena del 30/01/2020