Censimento LT

Protesta contro l’accordo tra Comune e Confcommercio

 

E’ braccio di ferro tra i Locatari turistici e il Comune sull’indagine finalizzata ad aumentare i controlli per conoscere nel dettaglio il numero delle strutture alberghiere ed extralberghiere e le locazioni turistiche. L’Associazione Locatori Turistici Verona contesta l’accordo di collaborazione stipulato tra Comune e Confcommercio Verona (L’Arena di ieri) finalizzato. appunto, a una mappatura. In particolare delle migliaia di quelle extralberghiere. Edoardo Nestori, il presidente dell’Associazione Locatari Turistici, neocostituitasi, contesta di non essere stata coinvolta nell’operazione. «Rappresentiamo la grandissima parte di tutti i locatori turistici di Verona, circa 2.800 strutture. ma abbiamo appreso solo a mezzo stampa che l’Amministrazione comunale ha stretto un accordo con la Confcommercio. delegandole il controllo delle attivita di locazione turistica esistenti a Verona», dichiara. «Nonostante nelle settimane precedenti il direttivo della nostra associazione avesse tenuto degli incontri con il comandante della Polizia locale Altamura, con l’assessore ai tributi Toffali e con l’assessore alla sicurezza Polato», sottolinea Nestori.«spiegando Ioro la nostra completa e totale disponibilità alla collaborazione e alla lotta all’abusivismo che affligge in primis le locazioni turistiche regolari nessuno dell’attuale amministrazione e tantomeno di Confcommercio ci ha reso partecipi di tale iniziativa. Questo lo trovo personalmente molto grave sia nella forma che nella sostanza». Nestori ritiene però «ancora più grave che un’autorità pubblica affidi a un’associazione privata quale è Confcommercio il censimento. Ancor più considerando che l’attività richiesta prevede accesso a informazioni che l’ente pubblico detiene in modo riservato sotto tutela della privacy. Chiederemo perciò che il Comune. nell’interesse del diritto alla privacy, spieghi quali informazioni intende condividere.. Il Comune affida la replica al comandante della Polizia locale Luigi Altamura. «Nessuna attività di controllo è stata demandata a Confcommercio, perché non è organo di vigilanza. Se avessero letto il testo, cosa che non hanno fatto, o avessero avuto la pazienza di chiedere informazioni alla fonte»,dice, “avrebbero forse capito che è un’attività di mera segnalazione fatta dai siti internet, che sono pubblici. Il protocollo stabilisce il pieno rispetto della privacy e del Gdpr». Infatti, sottolinea Altamura, da parte di Confrommercio, che non è una realtà privata ma un rappresentante di categoria, non ci sarà alcun accesso a banche dati comunali ma solo segnalazioni su analisi di dati pubblici. Sarebbe invece interessante chiedere all’associazione, dopo gli incontri in Comune». puntualizza, «quante segnalazioni hanno fatto alla Polizia locale, visto che era stata una mia precisa richiesta. La nostra attività di controllo continua con la Polizia amministrativa su strutture abusive, su locazioni prive di codice identificativo e su strutture che offrono servizi come babysitter o vendita di prodotti locali.

da L’Arena del 30/01/2020

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