Coronavirus, a Verona 300 posti letto per medici ed infermieri

Ma in provincia le strutture sono meno, serve solidarietà

 

“Abbiamo raccolto l’adesione di 82 strutture – spiega Simone Lucchi, uno dei soci fondatori di Locatur, associazione dei locatori turistici – Per ora siamo riusciti a sistemare 32 tra medici e infermieri, qualcuno ha pianto dalla felicità”. Ma le richieste continuano a crescere e non tutte le aree sono coperte allo stesso modo.

La battaglia al coronavirus si combatte negli ospedali. Ma per tanti medici e infermieri, all’impegno psicofisico della corsia si aggiunge il problema di trovare un alloggio sicuro. Non è un problema che riguarda solo il personale sanitario fuori sede, richiamato da tutta Italia nelle regioni più colpite, ma anche i residenti che non vogliono mettere a rischio i familiari. Succede anche a Verona, per molti il prossimo fronte critico dell’emergenza coronavirus in Veneto, dove per far fronte al problema si è attivata l’Associazione dei locatori turistici: “Abbiamo raccolto l’adesione di 82 strutture che al momento offrono oltre 300 posti letto”, spiega Simone Lucchi, uno dei soci fondatori di Locatur. “Per ora siamo riusciti a sistemare 32 tra medici e infermieri. Tutti erano contentissimi del servizio offerto, molti di loro si sono messi a piangere al telefono quando hanno capito di aver risolto almeno questo problema, in un momento in cui le difficoltà si moltiplicano”.

In città rimangono ancora molti posti liberi, ma si tratta di quelli più distanti dagli ospedali, mentre le sistemazioni più vicine alle strutture sanitarie sono già esaurite. E poi c’è il problema della provincia: “Ora tantissime richieste stanno arrivando da San Bonifacio e Legnago, dove si trovano due ospedali che trattano i pazienti Covid-19”, continua Lucchi. Nell’area, che non ha una vocazione turistica, le strutture sono poche, e l’associazione non è in grado di intercettare tutta l’offerta. “Per questo rinnoviamo l’appello a mettere a disposizione una camera o un appartamento. Anche i privati, o i gestori che non sono soci di Locatur, sono ovviamente i benvenuti”.

Locatur è un’associazione che riunisce chi affitta stanze o appartamenti a Verona senza fornire servizi extra. “Siamo 200 soci, ma in tutta la provincia le strutture sono più di 2.000, e ora sono inutilizzate. Per questo abbiamo pensato di lanciare una gara di solidarietà”. Da una parte c’è il collegamento con le Ulls territoriali, che comunicano all’associazione le richieste di medici e infermieri in arrivo a Verona e la necessità di posti letto nelle vicinanze della struttura ospedaliera di riferimento. Tramite il sito di Locatur, invece, chiunque può segnalare la disponibilità di camere o appartamenti: per farlo basta compilare un questionario online, reperibile dall’homepage, e specificare il tipo di alloggio, le sue caratteristiche e l’intervallo di tempo in cui sarà disponibile.

“L’affitto è gratuito, su questo non si discute, mentre lasciamo la possibilità di chiedere un rimborso spese”. Per ora, dice Lucchi, quasi tutte le strutture che hanno risposto all’appello lo hanno fatto in maniera totalmente gratuita. Rimane solo il problema della sanificazione finale: “Una ditta specializzata fornirà il servizio a prezzo di costo e per coprire la spesa abbiamo chiesto al comune di stanziare un piccolo contributo”. Negli ultimi giorni, nota infine Lucchi, sono aumentate le richieste dei locali: “Tanti medici e infermieri veronesi non possono o non vogliono stare insieme ai familiari per paura di esporli al contagio. Nelle prossime settimane questo fenomeno crescerà in tutta Italia: speriamo che la nostra iniziativa possa essere d’esempio”.

 dal sito de Il fatto quotidiano

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/31/coronavirus-a-verona-300-letti-in-albergo-per-medici-e-infermieri-ma-in-provincia-le-strutture-sono-meno-serve-solidarieta/5754629/

 

TG Verona 30032020 – Iniziativa solidale dell’associazione

Iniziativa solidale dell’associazione

https://www.telenuovo.it/pages/877625/archivio_dirette/tg_verona_giorno.html

 

Intervista al presidente dell’associazione per spiegare la nuova iniziativa solidale: le strutture dei locatori a disposizione di medici e infermieri

A disposizione strutture gratis per per tutti gli operatori sanitari

L’Associazione Locatori Turistici scende in campo

 

L’Associazione Locatori Turistici di Verona, fortemente sensibilizzata dal lavoro che le strutture sanitarie stanno affrontando, mette a disposizione le sue strutture gratuitamente per gli operatori sanitari in forza a Verona in questo periodo di grande emergenza. “Attualmente”, sottolinea il
presidente dell’Associazione Edoardo Nestori, “hanno partecipato circa 80 strutture per oltre 300 posti letto, prevalentemente nella zona del comune di Verona, ma abbiamo richieste anche per gli ospedali fuori provincia, dove siamo meno presenti come soci”. Ora è partita la raccolta delle
adesioni da parte di tutte le strutture della provincia per soddisfare la domanda cre-scente. E’ stato stabilito un coordina-mento sia con Ulss 9 che con l’Azienda Ospedaliera con relative autorizzazioni per sopstamenti e controllo del personale. Per i contatti emergenzacovid@locatur.org, 3894245677 i moduli da compilare si trovano www.locatur.org.

da La Cronaca di verona del 27/03/2020

Cercasi locazioni per medici vicino agli ospedali

L’associazione mette a disposizione 100 posti letto

 

https://www.incassetta.it/2020/03/17/cercasi-locazioni-per-medici-vicino-agli-ospedali/

L‘Associazione Locatori Turistici di Verona mette a disposizione 30 strutture e oltre 100 posti letto destinati alle aziende ospedaliere di Verona e agli operatori sanitari per coadiuvare le strutture sanitarie attualmente in emergenza. I medici e gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza COVID19 potranno risiedere nelle vicinanze degli ospedali in modo da agevolare le loro attività in loco. Per dare la propria adesione come B&B, appartamento, agriturismo o in generale come struttura a locazione turistica basta mandare una mail a amergenzacovid@locatur.org

Ospitiamo gratis medici ed infermieri

Iniziativa solidale dell’associazione

 

VERONA Trecento posti letto gratuiti a disposizione di medici e infermieri in arrivo a Verona per aiutare la sanità locale nell’emergenza-coronavirus. È l’iniziativa partita da direttivo e base dell’Associazione locatori turistici della città. Dopo aver contattato l’Azienda ospedaliera e l’Ulss 9, l’associazione ha iniziato ieri a ospitare in alcune strutture dei soci le prime persone: «Un paio di infermieri da Sicilia e Calabria e un medico», dice il presidente dei locatori, Edoardo Nestori. Il numero dedicato è 389/4245677, la mail invece emergenzacovid©locatur.org.

dal Corriere di Verona del 17/03/2020

I locatori ospitano medici ed infermieri

Messi in ginocchio dall’emer­genza coronavirus, che ha svuotato i loro alloggi dai clienti visitatori, i locatori tu­ristici veronesi trovano la ri­scossa in un atto di solidarie­tà: metteranno i loro apparta­menti a disposizione gratuita di medici e infermieri che giungeranno a Verona in aiu­to degli ospedali scaligeri.

L’Associazione Locatori tu­ristici di Verona, infatti. presieduta da Edoardo Ncstori, offre 50 alloggi, per un totale di 300 posti letto che potreb­bero aumentare perchè  il tam tam corre sulla chat dei locatori che vogliono aderire. Nestori ha già contattato l’Ulss 9 Scaligera – che coordi­na gli ospedali pubblici in provincia, a San Bonifacio, Villafranca e Legnago – e l’A­zienda ospedaliera di Verona con le strutture di Borgo Trento e Borgo Roma. «Ab­biamo illustrato la proposta alle direzioni di Ulss e Aoui e abbiamo ricevuto una rispo­sta favorevole». E c’è chi si è già sistemato: «Finora ospitiamo due infermieri e un me­dico. Ci sono arrivate anche richieste per San Bonifacio e Bussolengo per una dottoressa e alcuni medici che lavoreranno là. Abbiamo avuto contatti con personale che arriverà dalla Calabria e dalla Sicilia. Ospiteremo chiun­que stia venendo a Verona per l’emergenza medica».

I locatori hanno messo a di­sposizione i loro alloggi dedi­cati all’affitto turistico in cen­tro, da via Valverde a Borgo Trento, ma anche nelle peri­ferie. in Borgo Roma e un po’ in tutta la città. Offriremo l’o­spitalità gratuitamente e metteremo a disposizione gli al­loggi anche in caso occorressero spazi per la quarantena. Il tutto dopo aver archiviato una batosta economica non da poco: «Una situazione molto difficile e imprevista. Le prenotazioni dei turisti per Vinitaly e per le vacanze di Pasqua sono state tutte di­sdette, come quelle delle ulti­me settimane. Inoltre abbia­mo dovuto rimborsare anche le prenotazioni che non lo prevedevano essendo una causa emergenziale., spiega Nestori .Tuttavia gli associa­ti hanno aderito con entusia­smo alto e direi proprio in controtendenza con la dispe­razione per il nostro lavoro che ha visto gli incassi azzera­ti e con le politiche di rimbor­so ora da applicare. Ma vogliamo essere disponibili nei confronti di chi viene qui per darci una mano».

L’associa­zione ha aperto una casella mali per i locatori turistici che vogliono aderire all’inizia­tiva: emergenzacovid@loca­tur.org , mentre c’è un numero dedi­cato per le richieste di chi ha bisogno di un alloggio: 324 5492313. Alle telefonate ri­sponde una persona che smi­sta le domande in città o vici­no agli ospedali nei quali me­dici e infermieri dovranno la­vorare.

Iniziative simili sono state prese in altre province setten­trionali da Milano a lVcenza anche da parte di albergatori o proprietari di pensioni, B&B e alloggi in affitto turisti­co.

da L’Arena del 17/03/2020

Emergenza covid 19 – 100 posti per gli ospedali da parte delle locazioni turistiche

https://www.tgverona.it/pages877495/attualita/locatori_turistici_100_letti_per_gli_ospedali.html

L’Associazione Locatori Turistici di Verona ha messo a disposizione gratuitamente circa 30 strutture per oltre 100 posti letto destinati da Ulss 9, Comune e Azienda Ospedaliera di Verona agli operatori sanitari: medici e personale infiermeristico che stanno arrivando in forza a Verona in questo periodo di grande emergenza.

“Attendiamo ulteriori adesioni da parte di strutture che non siamo ancora riusciti a raggiungere con questa iniziativa creata da poche ore per dare il nostro contributo – scrive l’associazione – Il riscontro è stato immediato e stiamo già provvedendo a dare ospitalità ai nuovi medici dell’ULSS 9 e delle strutture sanitarie veronesi. Le Locazioni Turistiche interessate a partecipare posso contattarci alla mail: emergenzacovid@locatur.org

Emergenza covid 19

Un aiuto per medici e infermieri da parte dell’associazione

https://www.veronanews.net/nella-gara-solidale-per-vincere-il-virus-spuntano-cento-posti-letto-inaspettati

Trenta strutture per oltre cento posti. L’associazione locatori turistici apre i “cordoni della solidarietà” aiutando il comparto sanitario veronese con ciò che ad oggi manca di più agli ospedali: i posti letto.

Ma Mariangela Bonfanti, vicepresidente dell’associazione, vuole di più e attende fiduciosa nuove adesioni “da parte di coloro che non siamo ancora riusciti a raggiungere”.

Un aiuto importante per la comunità scaligera che stretta simbolicamente nei camici del personale medico ed infermieristico, combatte ogni giorno il coronavirus, diventato l’agonia principale di ogni italiano.

“Fa piacere – conclude Bonfanti – che il riscontro sia stato immediato e promettente, per questo stiamo già provvedendo a dare ospitalità ai professionisti dell’ULSS 9 e delle strutture sanitarie veronesi”

Le locazioni turistiche interessate a dare una mano possono contattare l’associazione alla mail: emergenzacovid@locatur.org”.

Appello LT per riduzione affitto

L’associazione chiede uno sconto per il canone di locazione

 

Che scattasse l’appello era solo questione di tempo. «Serve un aiuto per gli affitti». Orfana del turismo, l’economia del centro storico, specie dopo le nuove misure anti-coronavirus, è definitivamente in standby. Cali di fatturato tra I’80 e il 100 per cento in negozi, ristoranti, bar, alberghi. Previsioni mpossibili, ma ben poco rosee, da qui all’estate. E chiusure temporanee, almeno fino a ieri, come Iniziativa ormai quasi collettiva, per far fronte all’abisso tra costi fissi e ricavi e aiutare il contenimento dell’epidemia. Di fronte a esercenti che, prima del blocco raccontavano di «giornate da 20 euro in cassa» o gestori con la media coperti quotidiana crollata «da duecento a trenta», ecco che il tema dei canoni di locazione si riaffaccia prepotente. «L’equazione “coronavirus” uguale “calamità naturale” è chiara e lo status quo è quanto mai drammatico», premettevano ieri dalla Corporazione Esercenti del Centro Storico, oltre 500 negozi rappresentati: «Serve allora lungimiranza da parte dei proprietari degli immobili e un nuovo atteggiamento verso la situazione reale del commercio. Perché un negozio chiuso è un danno anche per la città. L’appello parte dalla proposta di un’azione minima: sospendere gli affitti per tre mesi, per i successivi tre mesi ridurli del 50 per cento e superati quel 6 mesi redistribuire la quota non pagata nell’arco di due anni. Se chi prende l’affitto vive di quello, e lo dimostra, le banche potrebbero anticipare i soldi previa garanzia». Quello dei canoni è un tema di ritorno. Perché già un paio d’anni fa, nel tumover
di negozi, dl aperture/chiusure sempre più numerose e repentine, con molte botteghe storiche In crisi, gli addetti al lavori parlavano di «Ztl dell’economia». In pratica, chi poteva permettersi certi canoni— soprattutto i grandi marchi o brand in tranchising e chi no, e allora dal centro sto-rico ci usciva o rinunciava a entrarci. Consulente del settore immobili per l’impresa di Tecnocasa, Gianluigi Visuri spiega oggi che i canoni dell’epoca sono rimasti più o meno invariati: «In Corso Portoni Borsari, a seconda di posizione e altezza nella via, si passa da 420 a 720 euro al metro quadro annuo, in Piazza Erbe da 480 fino a 1200 euro, in via Cappello si arriva anche a 960 euro, via Mazzini fa storia a sè e si toccano punte di 1500 euro sempre al metro quadro annuo». In tempi in cui il coronavirus chiude la valvola primaria del turismo e le misure di contenimento, oltre a tenere in casa i veronesi, portare alla serrata di bar e ristoranti , Visuri sottolinea che «iniziano proprio ad arrivare richieste d’Incontro con i proprietari degli immobili per chiedere riduzioni temporanee dei canoni», il tutto mentre, In generale, si registrano anche inizi d’attività programmati originariamente per aprile e rimandati a giugno. Un sos sugli affitti, del resto, lo ha lanciato anche l’associazione dei locatori turistici, portavoce di un universo che a Verona conta circa 2.400 strutture: «Da qui a giugno abbiamo prenotazioni quasi azzerate —parola del presidente, Edoardo Nestori—  Ai titolari degli Immobili di chi svolge l’attività dl locatore chiediamo dl venire incontro, scontando gli affitti dei prossimi 3-4 mesi oppure, se non si può toccare il contratto, dando ai locatori parte della caparra iniziale». L’appello tocca i proprietari degli immobili, sì. Ma secondo l’effetto-catena che sta sperimentando tutto il lavoro del centro storico, vedi le cooperative di pulizie collegate agli alberghi, va a toccare anche le banche. Quelle banche cui gli esercenti chiedono «l’apertura immediata a “prestiti di tamponamento” per far fronte al prossimi 6/12 mesi di canoni di locazione qualora non si riesca a ottenerne il congelamento o la sospensione temporanea».

dal Corriere di Verona del 12/03/2020